Per Pisa, insieme

Teatro Verdi Pisa: “Le affermazioni della Paoletti parziali e fuorvianti”

“Le dichiarazioni rese a La Nazione da Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa, sulla “eredità” che Michele Conti lascia ai cittadini riguardo al Verdi, sono parziali e fuorvianti”

In questa nota della segreteria cittadina del PD si risponde alle affermazioni di Patrizia Paoletti Tangheroni:

Quelli che vengono presentati come risultati molto positivi non sono in realtà che il faticoso tentativo di far ripartire il Teatro dopo un periodo, non breve, in cui era stato fatto precipitare in uno stato non degno della sua storia e del suo ruolo. Questo, a dire il vero, è anche conseguenza fisiologica della presenza, finalmente, di un “direttore generale”.

Ricordiamo ai cittadini che il Teatro di Pisa è stato una delle pochissime istituzioni dello spettacolo italiane a rinunciare totalmente a qualsiasi contatto artistico – anche per via telematica – con i propri utenti durante la pandemia; che dal 2018 è stato quasi del tutto smantellato il settore educativo e formativo – in particolare quello legato alla scuola dell’obbligo –  che era stato uno dei suoi punti di forza nell’azione, anche sociale, all’interno del tessuto cittadino; che, nel più assoluto disinteresse del Sindaco e della sua Giunta, il Teatro di Pisa ebbe a vivere una fase in cui l’approssimazione e la superficialità dell’allora direttore artistico suscitavano ovunque sorrisi di commiserazione. 

Inoltre sarà bene ricordare  alla presidente che il Teatro di Pisa è da sempre, e di gran lunga, il primo teatro di tradizione della Toscana e uno dei più importanti d’Italia e che anche i teatri “fratelli” di Lucca e Livorno hanno, nel frattempo, migliorato il proprio punteggio nelle valutazioni ministeriali. 

Il PD pisano ritiene invece necessario informare i cittadini che, grazie all’incapacità del consiglio d’amministrazione del teatro e al disinteresse dell’amministrazione comunale, nemmeno un euro del PNRR giungerà nelle casse dell’istituzione per avviare gli indispensabili lavori di manutenzione all’edificio che la ospita e che fu restaurato quasi quarant’anni fa. Forse non sono così “glamour” come il progetto di un ristorante nel Parco della Cittadella, ma il rifacimento degli infissi, l’adeguamento degli impianti per la riduzione dei consumi energetici e dell’inquinamento, l’adeguamento tecnologico ed ecologico del palcoscenico erano obiettivi raggiungibili attraverso i finanziamenti del PNRR. In Toscana li hanno ricevuti a questo stesso scopo moltissimi teatri (si va dai 650.000 euro della Fondazione Sipario di Cascina, del Pucciniano e del Teatro di Livorno agli oltre 200.000 del Teatro di Santa Croce, del Teatro Olimpia di Vecchiano o addirittura del Cinema Lanteri di Pisa). 

Magari se il Verdi di Pisa li avesse avuti, nei prossimi anni non correremmo più il rischio che la prima di un’opera salti perché piove sul palcoscenico, come è accaduto nello scorso gennaio”.

Foto in copertina da Wikimedia commons

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