In un articolo de La Nazione di domenica 30 aprile, la giornalista intervista Paolo Martinelli e lui risponde così:
“La cosa più bella di questa esperienza? L’incontro con le persone, l’ascolto e la voglia di partecipare”.
Dalla prima passeggiata urbana, in quel di Cisanello, ha “visto gente”, girato i quartieri, preso caffè e aperitivi, partecipato ai primi confronti pubblici con gli altri “competitors”. Incontriamo anche noi Paolo Martinelli, candidato a sindaco di Pisa per il centrosinistra con la sua lista civica sostenuta dal PD, Riformisti, Sinistra Unita e M5S.
Come va la campagna elettorale? Se l’aspettava così?
“Certo non è una “passeggiata”, ma me lo aspettavo. Sono soddisfatto di aver impostato una campagna aperta tra le persone, che ricuce il rapporto con i cittadini, recupera e restituisce la fiducia verso la politica. Ho, anzi, abbiamo iniziato a farlo mettendoci allo stesso livello delle persone, ascoltandole. È emersa forte la voglia di partecipare, di fare proposte, in modo organizzato, non perché si conoscesse quell’assessore o quel consigliere. Mi sono messo in ascolto con la mia modalità, senza alzare la voce, senza usare formule magiche o ricette che vanno bene per tutto e tutti. Considero un primo obiettivo raggiunto il clima di entusiasmo che sta crescendo attorno a questa coalizione. E il clima pacato che ho impresso a questa campagna elettorale, in chiave costruttiva. Una modalità a cui tutti hanno finito per adeguarsi, con stile ben diverso da quanto avveniva in passato.
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