Per Pisa, insieme

A tu per tu con Paolo Martinelli: intervista Pisa Today

Riportiamo qui l’incipit di una bella intervista fatta in questi giorni dal giornalista Andrea Martino per il quotidiano online Pisa Today.

Pisano, 39 anni, marito e padre di tre figli. Paolo Martinelli dopo la laurea in Scienze politiche si è specializzato nell’ambito del sociale, seguendo numerosi corsi di alta formazione e facendone poi il proprio lavoro. L’ultimo impegno professionale è stata la presidenza delle Acli della provincia pisana, un ruolo complesso dal quale si è dimesso alla fine del 2022 nel momento in cui ha accolto la richiesta di partiti, movimenti e realtà civiche di centrosinistra di guidare la coalizione verso le elezioni del 14 e 15 maggio

Perché ha deciso di candidarsi a sindaco?

“Quando il centrosinistra mi ha comunicato di aver ritrovato nel mio profilo e nelle mie esperienze la persona migliore per rappresentare la guida civica della coalizione, mi sono messo a tavolino con i partiti per delineare il percorso della mia candidatura. Siamo in un periodo storico in cui è necessario, per lo schieramento che rappresento, ricreare il collante tra la società civile e la politica. Ho posto delle condizioni inderogabili legate all’autonomia e alla creazione di una lista civica, seguendo un metodo di lavoro che potesse tenere insieme tutte le parti che compongono la coalizione. Ne è venuto fuori un progetto civico e progressista molto interessante e ambizioso”.

Secondo lei quali sono stati i punti critici che hanno caratterizzato l’amministrazione uscente?

“La Giunta Conti ha lavorato senza una visione futura. L’amministrazione ha lavorato molto sull’oggi, sulla manutenzione ordinaria della città, senza dotarsi di una prospettiva concreta per i prossimi anni. E’ mancata una regia organica e unitaria in grado di tenere insieme tutte le parti, tutti gli enti e tutte le realtà che potrebbero rendere Pisa un’eccellenza a livello nazionale. Io vedo una città e un territorio isolati, che guardano esclusivamente all’interno dei propri recinti: l’esatto contrario di quello che dovrebbe fare un’amministrazione pubblica. Sono mancate le sinergie necessarie a esaltare le ricchezze del territorio. Questo ragionamento è applicabile a tutti gli ambiti: il rapporto con l’Università; la relazione con le categorie di imprenditori, commercianti e artigiani; la gestione del turismo e della cultura. La Giunta non ha saputo mettere a sistema tutte queste ‘differenti’ Pisa e tradurre le sinergie in un’amministrazione vincente”.

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